C’è un altro progetto “storico” di recupero a Bondeno: quello dell’area
ex-zuccherificio; a questo proposito abbiamo trovato questa interessante
nota:
“In quel tempo ero nel Consiglio Nazionale della Bieticoltori(ABI) che
però aveva sede a Ferrara. Il presidente Tonello (anche presidente di
Coldiretti) ci ha sempre tenuto edotti sulle trattative con la UE per
l’eventuale chiusura degli zuccherifici in Italia. Quindi mi risulta e
so per certo che giustamente la cifra è circa quella di 200 miliardi
delle vecchie lire. Il punto è che tale cifra non doveva servire
direttamente a pagare qualcosa. Quella cifra doveva essere incamerata
TOTALMENTE da Italia Zuccheri/Finbieticola se in seguito alla chiusura
dello stabilimento assolveva a 3 obblighi. 1) demolizione e
sgombro/pulizia dell’area 2) bonifica del suolo 3) farsi carico del
destino occupazionale dei lavoratori dipendenti rimasti. Alcuni
zuccherifici dopo la chiusura hanno destinato i dipendenti in altri loro
siti produttivi molto distanti, altri hanno concordato la buonuscita,
altri come Bondeno hanno messo in campo un nuovo insediamento produttivo
in loco per occupare gli operai rimasti, con il beneplacito di tutte le
Amministrazioni Locali, Sindacati ecc che hanno accettato di appoggiare
le varie soluzioni proposte e che si sono susseguite (centrale ad olio
di palma, Cavicchi/pomodoro e ultimo il pastificio di Ramoser). Nel
frattempo tutti questi anni di cassa integrazione li abbiamo pagati noi e
non Finbieticola. Il tragico sospetto, ma in tantissimi casi è
diventata mera normalità è che: può essere tutta una strategia
preordinata (dall’industria naturamente) per tirare avanti degli anni
con i seguenti scopi: far aumentare tantissimo di valore all’area con la
nuova classificazione nel “Piano Regolatore”; far pagare intanto allo
Stato il giusto dovuto ai lavoratori, con la speranza che nel frattempo
alcuni di loro possano andare in pensione e altri trovino occupazione
altrove. Alla fine della corsa Finbieticola avrà la sua area bonificata,
aumentata di valore e pochi addetti rimasti con i quali non sarà un
grosso problema trovare un accordo risolutivo. Fatto ciò avrebbero
assolto a tutti gli obblighi e legittimata a passare all’incasso del
saldo, se non l’avesse già riscosso. Questo è quel che so e che mi fa
dire la mia esperienza sul campo”.
Lorenzo Berlato in
http://albo-pretorio-bondeno.blogspot.it/2014/01/la-storia-senza-fine.html – See more at: http://www.bondeno.com/2014/02/02/progetto-recupero-del-borselli/#sthash.6EovKym8.dpuf