l’Italia ha “una quota importante che deriva dai fornitori specializzati”, imprese più piccole che progettano, sviluppano e producono strumenti fatti su misura per particolari processi o esigenze produttive. Sono queste che hanno assicurato la tenuta dell’export grazie a “inventiva e agilità”, spesso organizzate intorno a una rete flessibile di pmi o distretti industriali.
http://contropiano.org/economia/item/23882-fmi-l-italia-indietro-per-innovazione-non-per-il-costo-del-lavoro
Nel frattempo se ne è andata la fabbrica e anche il sito (contropiano)

Bignozzi, da perito industriale, operò nei settori dei motori idraulici e delle pompe oleodinamiche, capendo che potessero rappresentare una risorsa importante. La sua brillantezza come imprenditore, soprattutto negli anni Settanta e Ottanta, portò all’apertura di filiali nelle Marche e addirittura negli Stati Uniti. Prima della stagnazione dei mercati dell’inizio degli anni Novanta, che fece anche finire la stagione del suo glorioso marchio. Il suo nome rimane legato a quello della comunità matildea, che lo ha stimato come persona e imprenditore. Bignozzi è stato anche presidente del Rotary Club di Cento, nel 1991-’92, e membro onorario della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Franco Bignozzi se ne va a 82 anni, lasciando la moglie Maria. I funerali domani mattina, alle 10,30, nella chiesa arcipretale di Bondeno.(mi.pe.).
http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2011/06/26/news/morto-bignozzi-1.702559?refresh_ce