IRRSAE

Gli istituti regionali di ricerca educativa, in acronimo IRRE, sono stati enti tecnici promossi dal Ministero della Pubblica Istruzione ed istituiti con DPR 31.05.1974, anno in cui sono nati, fino al 2007, anno in cui stati stati soppressi per essere assorbiti in una Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica. uno per ogni regione d’Italia. Tali istituti, in precedenza IRRSAE (Istituti di ricerca regionali, di sperimentazione e aggiornamento educativi), erano presenti in tutte le regioni italiane.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

La funzione degli IRRSAE è stata quella di dare supporto all’amministrazione scolastica ed in particolar modo alle istituzioni scolastiche diffuse sul territorio. Le attività svolte sono state prevalentemente legate alla ricerca educativa indirizzata a raccogliere e ad elaborare e diffondere la documentazione pedagogico-didattica, a condurre studi in campo educativo, a promuovere ed assistere l’attuazione di progetti di sperimentazione, ad organizzare ed attuare iniziative di “monitoraggio” e di aggiornamento sul campo.

Nel documento finale della conferenza IRRSAE, CEDE, BDP svoltasi a Bari nel novembre 1994, si può leggere che “gli IRRSAE sono istituti a dimensione regionale, fortemente radicati nel territorio e capaci di favorire e supportare il processo di autonomia e di innovazione della scuola”.

L’accesso agli IRRSAE per i “comandati” (cioè per il personale scolastico che entrava nella struttura regionale pur rimanendo, dal punto di vista giuridico, nel ruolo e nella sede dove prestava servizio) era conseguente a concorso per titoli nelle varie sezioni. Importante ruolo hanno svolto i vari team regionali degli IRRSAE con l’attività di monitoraggio della formazione in servizio degli insegnanti (MONIFORM) promossa dal Ministero della Pubblica Istruzione, con modalità di indagine vertenti sull’utilizzo dell’intervista e del focus group a dirigenti e docenti.

Quando io collaboravo con quello dell’Emilia-Romagna il presidente era Vittorio Telmon, già docente di Storia e Filosofia presso il Liceo classico Ariosto dal 1958 al 1967; in precedenza Vittorio Telmon, da Vittorio e Margherita Maria Luigia Viale; nato il 30 giugno 1923 a Casalecchio di Reno. Nel 1943 residente a Bologna. Studente universitario nella facoltà di lettere e filosofia dell’università di Bologna.
Con i fratelli Giorgio e Sergio frequentò gli ambienti antifascisti, che contribuirono alla sua formazione politica. Collaborò con le formazioni GL, sia nella diffusione degli stampati sia recandosi in Toscana per il recupero di un’apparecchiatura radio-trasmittente.
Nel novembre 1943 fu arrestato e rilasciato dopo breve detenzione.
Nell’estate 1944 con il fratello Giorgio si trasferì a Biella (VC) e collaborò con il movimento partigiano.
Riconosciuto patriota nell’8a brigata Masia GL dal 9 settembre 1943 alla Liberazione.
Ha curato (con A. Berselli): Istituto regionale per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione in Emilia Romagna, “Annale”3, 1983. Scuola ed educazione in Emilia-Romagna fra le due guerre, Bologna, Clueb, 1983, pp. 624. Ha pubblicato: Il Partito d’Azione a Bologna, in Il Partito d’Azione dalle origini all’inizio della Resistenza, Roma, 1985, pp.409-34.
https://www.storiaememoriadibologna.it/telmon-vittorio-502167-persona
Tra le sue opere : Storia della scuola e delle istituzioni educative
Gianni Balduzzi,Vittorio Telmon

https://www.libreriauniversitaria.it/storia-scuola-istituzioni-educative-balduzzi/libro/9788878028869

La sorella Deda con Silvio, Roberta con Giorgio e Eugenia con Ettore piangonoVittorio Telmon

3 pensieri riguardo “IRRSAE

  1. Per curiosità cercavo Tolmino Guerzoni che era responsabile di un gruppo di ricerca IRRSAE che aveva il compito di studiare un curriculum di scienze sociali e ho scoperto che era il titolare della presidenza del Liceo classico Minghetti di Bologna in cui, dopo la famigerata autonomia, hanno inventato le “coloriture”
    (http://insegnantieriforma.blogspot.com/2011/01/le-coloriture-in-un-liceo-di-bologna.htm)
    Quanto siano durate non lo so, ma il blog, del 2010, è durato 20 articoli…

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  2. Mario Gattullo (1933-1991) professore ordinario di pedagogia sperimentale presso l’Università di Bologna, ha ricoperto la carica di presidente della Società Italiana di Pedagogia e di direttore del Centro Interdipartimentale per le Ricerche Educative dell’Università di Bologna; ha diretto, inoltre, dal 1976 al 1986 l’Istituto di Pedagogia e poi il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna.

    Gattullo si è particolarmente distinto nel campo della ricerca docimologia italiana ma ha partecipato attivamente anche al dibattito sulle politiche scolastiche, sulla formazione iniziale degli insegnanti e sulla trasformazione delle Facoltà di Magistero. Nel corso degli anni Cinquanta si inizia a parlare con insistenza nel nostro Paese di prove oggettive di profitto e i contributi più rilevanti in questa direzione vengono da autori come Aldo Visalberghi, Luigi Calonghi e, successivamente, da Mario Gattullo. Nel 1967 con Didattica e docimologia ha fornito un importantissimo contributo per lo sviluppo della nuova disciplina, contribuendo alla sua definizione e al suo rinnovamento da un punto di vista epistemologico. Gattullo ha sottolineato, in particolare, la centralità della misurazione, dando preminenza ad un approccio di tipo quantitativo: la misurazione viene vista da questo studioso come un atto di accertamento sul quale non dovrebbero sussistere contestazioni in modo che la successiva traduzione in valutazione possa risultare obiettivamente determinabile.
    https://nuovadidattica.wordpress.com/psico-pedagogisti/gattullo/

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