La finestra di Overton

Overton descrisse una gamma di situazioni da “più libera” a “meno libera”,[1] alle quali sovrapporre la finestra delle “possibilità politiche” (ciò che politicamente può essere preso effettivamente in esame).[2] Per semplicità le varie situazioni possono essere associate, per quanto riguarda l’atteggiamento dell’opinione pubblica, a una serie di aggettivi:[3]

  • inconcepibile (unthinkable)
  • estrema (radical)
  • accettabile (acceptable)
  • ragionevole (sensible)
  • diffusa (popular)
  • legalizzata (policy)

A seconda di come la finestra si sposta o si allarga sullo spettro delle idee, un’idea può diventare più o meno accettabile.

Quella che potrebbe sembrare una inutile polemica di costume:” I media riportano con grande enfasi l’episodio del Liceo Socrate di Roma, dove la preside avrebbe invitato le studentesse a non mettere la minigonna perché sennò “ai professori casca l’occhio”, potrebbe in realtà preludere al ritorno alla divisa scolastica e alla progressiva privatizzazione della scuola.

Personalmente ricordo che nel mio primo anno di insegnamento (1971) le allieve di quinta liceo indossavano ancora occasionalmente il grembiule nero; quelle di terza non più.

Io stesso ricevetti un invito dal preside ad indossare la giacca (che del resto, come studente del liceo classico, avevo portato fino al 1966.

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