Addio al notaio sorridente «Serviva la sua comunità»
Ultimo saluto ieri in duomo per Mauro Mestieri, conosciuto da tutti in città Folta presenza di amministratori, colleghi, professionisti e amici di una vita
BONDENO. Un commosso abbraccio, in una grigia giornata di gennaio. Un velo di tristezza ha accompagnato, ieri pomeriggio, l’ultimo saluto della comunità di Bondeno al notaio Mauro Mestieri.
Prima nella camera ardente allestita al “Borselli”, poi durante i funerali che si sono svolti nella chiesa arcipretale. Erano in tanti a dargli questo ultimo saluto: a cominciare dal sindaco Fabio Bergamini, dall’ex sindaco Davide Verri, da molti fra dirigenti e impiegati comunali, fino ad una folta schiera di avvocati, professionisti, colleghi, semplici amici. Tantissime anche le persone arrivate da fuori Bondeno: per esempio da Ferrara, dove Mauro Mestieri svolgeva il suo lavoro in parallelo allo studio situato a pochi metri dal duomo di Bondeno, tra via Mazzini e via Botte Panaro.
un uomo cordiale
C’è chi lo ricorda nella sua cordialità, nel suo sorriso, nella sua capacità di mettere a proprio agio i clienti, cercando la soluzione più consona alle questioni più delicate. Tutte le persone che lo hanno apprezzato nel suo lavoro e nella vita di tutti i giorni erano lì, ieri, a portare il loro doveroso e sentito saluto.
Il parroco don Andrea Pesci ha scelto con cura i brani che hanno scandito l’omelia: il Libro della Sapienza e il Vangelo di Giovanni, nella parabola della risurrezione di Lazzaro. In quest’ultimo, viene citato il grande insegnamento portato dalle sorelle dello stesso Lazzaro, che si rivolgono a Cristo dicendogli, con parole strazianti: «Se tu fossi stato qui – ha detto ai fedeli, riportando le scritture, don Pesci – lui non sarebbe morto. Ma l’insegnamento di Gesù (nella risposta: “Tuo fratello risorgerà”, rivolta a Marta, sorella di Lazzaro; ndr) è ancora più importante, perché rimanda alla fede, ed è per questo che noi celebriamo l’Eucarestia».
«parole e carezze»
Ai cari e agli amici di Mauro Mestieri, il sacerdote rivolge alcune calorose parole: «La vostra presenza così numerosa – ha detto don Andrea – testimonia Mauro come padre, ed anche come, in qualità di notaio, ha servito la comunità. Di Mauro mancheranno le parole, la carezze, ma come cristiani contempliamo anche il miracolo della risurrezione. Perché continuerà a vivere, seppure trasfigurato». Mestieri lascia la moglie Gloria, le figlie Ilaria e Chiara e la madre Rina.
L’ultimo viaggio del feretro è stato diretto in Certosa, a Ferrara, per la cremazione e lì verranno poi tumulate le ceneri. Per espressa volontà delle famiglia, è stato richiesto che eventuali donazioni in nome di Mauro Mestieri siano indirizzate all’Ado Hospice di Ferrara, in aiuto alle persone che soffrono. Quale estremo gesto di solidarietà compiuto nel suo ricordo. —
22 gennaio 2019
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