Considerando che a inizio di carriera fui convocato dal provveditore perché non introducevo il tema con la solita formula “dica il candidato”, non sono certo il più adatto ad affrontare l’argomento; ma visto che il ministro Bianchi, tra le altre cose, ha parlato di eliminare lo scritto di Italiano dalle prove di esame della maturità, mi dichiaro apertamente contrario.
Vero è che l’avvento dei telefonini ha reso inutile qualsiasi prova scritta, tuttavia nel corso degli anni si era arrivati ad un accomodamento che forniva comunque qualche indizio sulla reale preparazione dell’allievo.
In questa sede non posso che ricordare con nostalgia quando si passava dal cartolaio per munirsi dei due regolamentari fogli protocollo (uno per la brutta e uno per la bella copia) e la soddisfazione finale per essere riusciti ad arrivare alle due colonne e mezzo…