Canonica

Non frequentavo la canonica, ma sui sedici anni ci andai una domenica pomeriggio; mi fece da guida un mio compagno di classe.

La cosa che mi attrasse subito fu la sezione dei giochi da tavolo che trovai in totale disordine: mancavano molti pezzi e nessuno sapeva le istruzioni.

Non ci tornai più…

La camera dei salami

Torna “Dasfem al Maial” a Scortichino presso il parcheggio delle scuole elementari. Tutto pronto per la dimostrazione di come prendono forma i salami all’aglio ferrarese e i cotechini… e alle 13 arrivano i maccheroni con il ragù fresco di maiale!

Simone Saletti sindaco di Bondeno

Ricordo perfettamente ogni fase( compresa l’uccisione)…

Madeleine

padre madre, nonna

Del vecchio negozio ricordo gli odori: proprio qui a destra partiva uno scaffale in cui c’erano le saponette Palmolive, col loro caratteristico profumo; poco oltre una scansia chiusa coi budini all’amaretto…

Cristiano Zironi

Sopra la sede del PRI c’era la sede del Partito Repubblicano di proprietà delle zie di Cristiano che veniva ogni domenica

da Padova dove era segretario del ministro Gui; di pomeriggio mi succedeva di andare con lui e altre amiche di Bondeno in gita da qualche parte nelle vicinanze con la mia 850 fiat; purtroppo poi non ne ho più saputo niente…

Fiumalbo

La foto è mia scattata una domenica in cui i miei erano venuti a trovarci in vacanza; in primo piano mio padre, poi mia madre e sua sorella (che pesca) poi mio fratello e in fondo mia nonna materna. L’anno è il 1961.

Un magnifico novembre

Come avete visto nel post precedente io mi laureai in lettere a luglio e compilai la domanda per le supplenze subito dopo; una delle prime che mi capitò fu all’ istituto Einaudi di Ferrara che aveva una sede staccata ai lidi.

Ci andai una volta e ricordo perfettamente quella splendida mattina del 1970: anche allora il clima era variabile (cfr. il quasi omonimo romanzo di Ercole Patti)

Ottobre 2022

calendario

continua il calendario ricavato dalle foto del mio Facebook (che adesso si chiama meta); partendo dal’alto a sinistra: la mia a112 sul ponte di barche a Stellata; io intervistato alla sala estense a Ferrara; una foto di Patrizio Grechi alle maestre di Scortichino; il campo di tennis del 2000; una foto del liceo con Giovanardi ; Guccini con la compagna dell’epoca; un tramonto da casa mia; la raccolta della carta in canonica nel 1967in un articolo.

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Giocando si impara

archeoludica

Negli Stati Uniti dell’Ottocento, il termine robber baron (in inglese, barone-rapinatore o barone ladrone) designava degli imprenditori e banchieri che ammassavano grandi quantità di denaro, costruendosi delle enormi fortune personali, solitamente attraverso la concorrenza sleale. Il termine è oggi impiegato riferendosi alla stessa categoria di persone che mettono in pratica dei metodi imprenditoriali non trasparenti per ottenere potere e ricchezza.

Robber baron deriva dalla denominazione dei signori medievali tedeschi, che illegalmente pretendevano dei pedaggi esorbitanti dalle navi che attraversavano il Reno. Gli studiosi non sono concordi sull’origine e sull’uso del termine. È stato reso popolare da un libro di Matthew Josephson durante la Grande depressione, nel 1934. Il giornalista attribuì la reintroduzione del termine ad un pamphlet del 1880 contro il monopolio, in cui i contadini del Kansas designavano così i magnati delle ferrovie.

http://it.wikipedia.org/wiki/Robber_baron

Thomas J. DiLorenzo. How Capitalism Saved America. Three Rivers Press, 2005