
la tela di penelope
la tela di penelope
Insegnare nel paese di residenza permette di fare anche altre cose: ad esempio partecipare alle attività dell’appena costituito centro culturale
Essi devono aver alcune caratteristiche comuni: essere abbastanza mediocri da non capire fino in fondo ciò che dicono essere moralmente così meschini da dirlo comunque, essere persone che senza questi appoggi nella cupola mediatica e/o dei servizi scomparirebbero dalla faccia dei media e così sono costretti alla fedeltà e alla gratitudine.
https://ilsimplicissimus2.com/2021/07/19/saviano-avana-153139/
Purtroppo di gente così ne ho conosciuta molta anch’io 😦
L’articolo dedicato lo trovate nel mio blog https://archeoludica.com/2013/09/08/diplomacy/, ma anche su wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Diplomacy : Nell’ambito della teoria dei giochi, Diplomacy è un gioco a informazione completa, statico, non cooperativo e, dopo che tutti i centri liberi sono stati presi, un gioco a somma zero, quindi soggetto all’ottimo paretiano e perciò non presenta l’equilibrio di Nash.
Quello che qui ci interessa è il fatto che il meccanismo di gioco mi è poi servito per il gioco didattico “Bisanzio”(https://it.scribd.com/document/61784988/Bisanzio) e anche per numerose partite nei pomeriggi al liceo; addirittura uno dei giocatori se ne era costruito uno in cartone e pedine.
Adesso si trova in inglese su Amazon e la versione italiana (usata) su ebay https://www.ebay.it/itm/DIPLOMACY-Mondadori-Giochi-1-ed-1982-OTTIMO-Diplomazia-Strategia-guerra-/363243523163
NOTA: abbiamo fatto la scansione in italiano delle regole su scribd https://it.scribd.com/document/501930137/Diplomacy
per capire questo post bisogna risalire al 1978 https://terzapaginaweb.wordpress.com/2021/04/01/bolelli-film/
nel filmato Bolelli accenna a un topos di moda allora: lo studio sociale del territorio (quello in cui io, non a caso, mi stavo laureando); però intanto, godendo del fatto che avevo la delega per la gestione della sede staccata del liceo invitai una mia ex allieva laureata in matematica il cui ragazzo era in un collettivo che tenne una lezione in proposito in una classe di Bolelli.
Purtroppo non so nulla dell’esito dell’esperimento e mi dispiace ancora di più di avere perso ogni traccia di lei, che ricordo come una delle mie più brillanti allieve
In questi giorni è stata pubblicata su Facebook (il primo da destra è Corrado Padovani, siamo stati compagni di classe; quello con la tromba è Alfio Bosi, ora pasticciere a Bondeno).
Per quel che mi riguarda la mia unica esperienza di ballo in sala fu l’8 dicembre del1968: lo ricordo bene coincise con i disordini a Milano per la inaugurazione alla Scala della stagione lirica.
La nostra invece fu una serata tranquilla, nessun problema per il vestito nuovo comprato da Smolari per l’occasione
In realtà è un mio vecchio blog con 60 articoli creato per parlare dei giochi che giocavamo a casa mia prima di fondare la ludoteca di Bondeno; adesso lo trovate qui:
archeoludica.com
Era figlia del maestro Venturi, all’ epoca esponente della DC di Bondeno e si candidò per il PRI alle amministrative del 1980, quindi, prima della sua trasmissione “dal naso al cielo” la intervistai per la mia rubrica elettorale di Radio Alto Ferrarese
https://archive.org/details/paolapri
Disse cose sicuramente sensate, il PRI non superò i 400 voti e nessuno fu eletto.
Come testata giornalistica nacque nell’ambito della prima edizione del Cyberfest, come naturale seguito dell’informazione della Associazione Culturale Araba Fenice: http://virtuale.bondeno.com/cronaca.htm
Buona lettura!
Per questa storia servono un paio di riferimenti cinematografici al mondo della moda negli anni ’50, tipo “le amiche ” di Antonioni o Donatella di Monicelli (con Elsa Martinelli): a Roma in quegli anni fiorivano case di moda perché i vestiti le facevano le sarte.
Una di queste era quella al centro della foto (Alma, la maggiore di 4 sorelle con il marito dietro e i due figli); le cose andavano bene, ma il troppo lavoro le causò un ictus; quella sulla destra è mia madre, la minore delle 4.
Nel 1925 vivevano ancora in campagna, qui con le gemelle Aura e Aurora (entrambe poi infermiere)
https://bondeno.wordpress.com/2020/08/15/elezioni-comunali-storico/
queste le liste collegate
Io non fui eletto subito, ma a fine legislatura chi mi precedeva diede le dimissioni; ma a questo punto il PSI preferì uscire dalla giunta: le elezioni successive, del 1999, videro la destra sostituire la sinistra per la prima volta dal dopoguerra.
Nel 1979 usciva l’omonimo film di Paolo Pietrangeli (visto ieri su Rai Storia); quello stesso ottobre iniziava le sue trasmissioni Radio Alto Ferrarese e a Francesco Mattioli sembrò naturale dare alla sua trasmissione di cantautori e musica italiana questo titolo.
Poi Francesco partì per il servizio militare, nel frattempo capitò a Bondeno il cantautore in persona che si offrì per esibirsi privatamente per pochi intimi invitati nella discoteca (chiusa) sottostante alla radio.
Fu così che, con una trentina di persone, facemmo cerchio con le seggiole per ascoltarlo cantare accompagnandosi con la chitarra
[…]Se anche canzoni come Nina (1966) di Gualtiero Bertelli o come Cara moglie di Ivan Della Mea furono assai cantate, vero inno del ’68 fu però Contessa di Paolo Pietrangeli, uno studente comunista lettore di “Classe Operaia” e di “Operai e capitale”, che la scrive nel maggio 1966 durante l’occupazione dell’Università di Roma seguita all’uccisione dello studente Paolo Rossi da parte dei fascisti, avvenuta il 27 aprile. E la scrive in una notte, prendendo spunto dalle conversazioni che una certa vecchia borghesia faceva a proposito di quell’occupazione e di pretese orge sessuali e dalla cronaca di un piccolo sciopero avutosi a Roma in una fabbrichetta, dove il padrone, certo Aldo, aveva chiamato la polizia contro i suoi operai che facevano picchettaggio.” (dal sito internet https://www.antiwarsongs.org/canzone…. )
Ai fratelli Poluzzi è stato anche dedicato un libro per la loro attività di “vetturali” a Bondeno.
Erano quelli di cui si serviva mio padre (che non aveva l’automobile) anche in occasione della gita di ferragosto.
L’ultimo fratello sulla destra, contrariamente alla tradizione di famiglia, faceva il dentista; ancora adesso la targhetta nello studio del Dott.Molinari riporta il suo nome.
Non so chi sia l’autore della foto e riconosco solo il titolare, il primo sulla destra, perché andavo da lui a far stampare i manifesti elettorali (la sede del PRI era proprio di fianco in Piazza Garibaldi a Bondeno)
Costruito nel ventennio, all’inizio del viale della stazione, nel dopoguerra fu sede di un bar (nell’ala destra), sede del PCI e del PSI (nel seminterrato) e biblioteca comunale (ala sinistra) e auditorium comunale (sala 2000).
Io lo frequentai negli anni ’70 assieme a Romano Gallerani, Gino Agnelli, Tiziana Baraldi sotto la direzione di Maurizio Aleotti (assessore alla Cultura del Comune di Bondeno).
Oltre alla stagione teatrale, organizzammo conferenze, audizioni musicali, cineforum.
Secondo gli annali del Tennis club, uno dei luoghi deputati per questa attività fu l’area Grandi dismessa dopo la cessazione dell’attività estrattiva del metano (dopo il ponte “Rana”, a sinistra).
Ancora quando mio padre aveva la tabaccheria era obbligatorio tenere una scorta di chinino per la malaria e adesso si scopre che probabilmente andrebbe bene anche per il Covid-19:
Mentre gli italiani muoiono in massa, possiamo porci qualche domanda?
Come mai abbiamo il più alto tasso di mortalità per milione di abitante, “da coronavirus” al mondo?
Dallo schema sotto scopriamo anche con sgomento che i primi casi dopo la Cina non si sono registrati in Italia ma negli USA (20/1), Francia (23/1) e Germania (26/1). Quindi tutta la campagna che ci ha designato come untori, partita da Francia e USA, cui prodest? E soprattutto perché?
Si moltiplicano sul net le testimonianze come questa, l’unico protocollo adottato da Francia e USA, e che probabilmente provoca così pochi decessi in Germania (visto che l’azienda che produce il farmaco è la tedesca Bayer?):
Come ho cercato di rendere evidente su Bondeno.today (https://bondeno.wordpress.com/2020/03/20/ghost-town), il “progresso” ha sradicato i cittadini dal loro luogo di nascita facendogli mancare le fonti di sostentamento, delocalizzando la produzione.
Ad integrazione di quel post vorrei ricordare che i residenti di San Giovanni alta che non gestivano in loco le attività commerciali summenzionate erano solo tre: una maestra elementare ( che insegnava a Bondeno) una commessa di un negozio di abbigliamento (sempre a Bondeno) e un operaio della Montecatini di Ferrara.
Come si può vedere dalla tabella sopra, nel 1999 (l’anno della “svolta”)la Lega non si presentò a Bondeno: ricordo infatti che tale volontà ci fu precisata, in un incontro con un suo rappresentante ferrarese, il 24 settembre 1997, quando, io e altri, si pensava di presentare una lista civica capitanata da Raffaele Alessandri (ex-socialdemocratico).
Poi non se ne fece nulla, anche perché stava nascendo Forza Italia con Arnaldo Aleotti, che presentò poi Paolo Malagodi (di recente deceduto) come candidato Sindaco, che perse, per pochi punti, da Davide Verri.
Alla storica edicola di Iris Bernagozzi, di recente scomparsa, abbiamo già dedicato un servizio fotografico, questa foto invece è riferita a quella della sorella Bruna (pubblicata da Marco Dondi) che era in piazza Garibaldi.
Ricordo che ero andato a cercare Topolino e Bruna mi aveva fatto entrare nell’edicola mentre mandava a recuperarlo dall’Iris; era freddo fuori, ma aspettando ho letto almeno altri tre giornalini che non potevo permettermi di acquistare!
Nel 1990 cadeva il ventennale di fondazione della sede staccata di Bondeno del Liceo Scientifico “Roiti” di Ferrara col seguente programma:
La pubblicazione in PDF è scaricabile da Dropbox e va richiesta a pgiatti@tiscali.it
Come componevo l’orario degli insegnanti quando le classi erano ancora solo otto
l’articolo lo trovate qui : https://bondenocom.wordpress.com/2010/11/29/i-titoli-di-saul-bass/