Innovazione

FORSE LA VERA INNOVAZIONE A SCUOLA È TORNARE INDIETRO

Le nuove tecnologie occupano ormai ogni angolo del nostro tempo, anche quello dedicato a scuola. Si fa sempre più pressante l’idea che a scuola si debbano usare aule immersive da 60mila euro per imparare le tabelline, intelligenza artificiale per diventare più intelligenti, tablet per non leggere e scrivere su carta.

L’innovazione porterà a migliorare la scuola ma in 20 anni di innovazioni spettacolari affidate forzosamente agli strumenti tecnologici non abbiamo visto alcun miglioramento della scuola.

Le “performances” come le chiamano alcuni altolocati della scuola restano basse e calano sempre più.

A scuola 40 anni fa mi hanno insegnato una cosa importante: se una strategia non funziona e non migliora le cose, forse è sbagliata e forse occorre tornare indietro, magari provarne un’altra.

E invece no, gli studenti di mezza Europa vanno male in matematica quindi si propinano soluzioni tecnologiche, gli studenti di tutta Italia vanno male in inglese, quindi si propinano soluzioni in aule immersive costose e inutili.

Io sono un informatico, lavoro con la tecnologia e spesso la tecnologia per il mio lavoro è un fine più che un mezzo, mi occupo di sviluppare programmi software e di insegnarlo ai miei studenti, ma sulle strategie didattiche intrise sino all’inverosimile di giocattoli tecnologici ne ho fin troppo piene le scatole.

L’altro giorno l’ennesimo fornitore intendeva proporre alla nostra scuola un’aula immersiva. Riteneva che rinnovare il classico laboratorio con dei pc nuovi non fosse innovazione.

Io comincio a pensare che la vera innovazione potrà essere quella in cui bandiremo gli strumenti inutili durante le lezioni,

quella in cui i cellulari saranno spenti,

quella in cui si riapriranno i libri di carta,

quella in cui gli studenti saranno in grado di leggere due pagine di seguito senza entrare nel panico,

quella in cui tornerà di moda l’uso del pollice opponibile per scrivere e disegnare a mano,

quella in cui osserveremo il reale prima che il virtuale.

Io sono convinto che il vero nemico dell’innovazione a scuola sia proprio l’uso smodato invasivo, pervasivo della tecnologia. Sono convinto che l’uso passivo della tecnologia uccida la creatività e l’immaginazione, comincio a pensare che l’omogeneizzato tecnologizzato priverà gli studenti della loro capacità di pensare, ragionare, immaginare e creare.

Forse la vera innovazione a scuola sarà tornare indietro e dire: abbiamo sbagliato.

Un pensiero riguardo “Innovazione

  1. Lo credo anch’io, ma dubito che le aziende che producono tecnologia molleranno l’osso. E ormai anche le istituzioni servono solo a generare indotto.

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